FOTOGRAFIA

Per me la fotografia è il risultato finale di un percorso fatto di osservazione, ragionamento, prospettive ed emozioni. E’ una forma di scrittura, una narrazione che oggi come oggi nella maggior parte dei casi viaggia online e deve arrivare nel profondo immediatamente.

Cerco sempre prospettive alternative. Amo guardare le cose da rasoterra o da sopra un muretto, una scala, una sedia.  Prediligo fotografare con diaframmi molto aperti soprattutto quando faccio street photography.

Amo il set fotografico, i flash, i soft box, l’esposimetro: l’artigianalità della fotografia d’autore.

Prediligo la luce naturale laterale morbida: flash o faretti con un paio di strati di carta forno, sole basso sull’orizzonte con qualche nuvoletta calda nel cielo, finestra con una tenda spessa, luce che rimbalza su una superficie chiara….in queste condizioni si amplifica la mia anima fotografica.

Cerco la gente e cerco sempre di entrare nel loro mondo iniziando dal loro sguardo.

Quando esco per fare un po’ di foto in realtà vado a respirare un po’ di mondo. Vado a impantanarmi, inzupparmi a sprofondare in qualche storia.

La fotografia è anche avventura. Storno di berte minori fotografate ad un chilemtro dalla costa a bordo di una canoa.

La mia esperienza fotografica nasce dal reportage, dalla pellicola in bianco e nero e dalla camera oscura ma soprattutto dal fatto di cercare di entrare in mondi lontani e invisibili.

Il reportage non è solo fotografia ma odori, suoni, voci di luoghi molto lontani dal nostro. Fare reportage significa impregnarsi del luogo in cui ci si trova e tornare a casa con qualcosa indelebilmente dentro l’anima.

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