Fotografia e creatività

Stefano manduzio

Stefano manduzio

Fotografo & Videomaker

Nella mia ormai lunga esperienza fotografica ma anche di vita ho imparato che a volte va bene usufruire di situazioni comode e automatiche che non implicano nessun intervento da parte nostra. Non devi fare proprio niente; premi un pulsante e tutto avviene automaticamente.

Ripeto: a volte si può fare ma bisogna stare molto attenti a non cadere nella pigrizia cronica perchè la pigrizia annebbia la vista e si perde la concezione della realtà.

Fateci caso: stiamo trasformandoci sempre di più in criceti cicciottelli e profumati che acquistano tutto online. E tutto arriva in un attimo a casa. Come saremo fra 20 anni? Tutti vaccinati a mRNA, tutti Green passati, controllati e ingabbiati in un software mentale sempre più artificiale.

Questa situazione influenzerà ogni aspetto della nostra vita. Osserveremo e prenderemo decisioni guardando il mondo da un computer. (Infatti si sta già parlando di Metaverso).

Probabilmente anche il mondo immobiliare sarà influenzato da questo cambiamento. I virtual tour diventeranno strategici, sempre più realistici, cinematografici e creativi. L’agenzia immobiliare avrà al suo interno un ufficio dedicato alla produzione video fotografica di alta qualità con un regista, un fonico, un montatore, uno sceneggiatore. Il venditore sarà anche attore protagonista. Il video dovrà essere capace di “trasmettere anche il profumo del suo dopobarba”.

Tutto questo non è una mia previsione ma è già realtà. Provengo dalla scuola immobiliare americana che mi ha insegnato a mettermi in gioco. In America l’agenzia immobiliare stimola i fotografi e i videomakers a studiare, sviluppare, inventare nuove tecniche, stare al passo con i tempi, confrontarsi e condividere.


Torniamo in Italia.
Come dicevo all’inizio, ok va bene utilizzare automatismi (come l’HDR per esempio) ma un fotografo deve dimostrare anche di saper fotografare in altro modo.

Gli automatismi sono utili ma hanno un grande limite: non possono esprimere le emozioni. E una bella fotografia senza emozione può passare inosservata agli occhi di una persona che cerca casa online.

E’ in corso un enorme cambiamento sociale e guardiamo sempre di più il mondo attraverso uno schermo. Non guardiamo più i tramonti come una volta. Li fotografiamo con il cellulare per condividerli sui social e dire al mondo che eravamo lì. Lasciamo tramontare il sole senza provare il brivido del momento.

Tutte quelle foto di tramonti, sempre gli stessi, sempre tutti sottoesposti ubriacano la nostra attenzione ed è un po’ quello che accade anche nel mercato immobiliare. Foto nella maggioranza dei casi tutte uguali. Sovraesposte alle finestre perchè realizzate spesso con un automatismo.

Questo enorme cambiamento è anche una grande opportunità ma attenzione a non esagerare con gli automatismi. Bisogna essere registi, non semplici attori. Bisogna ogni tanto disinserire il pilota automatico e volare con le proprie alette perchè grazie a questo tsunami tecnologico disponiamo di infiniti strumenti creativi.

Difendiamo e tuteliamo la creatività. Usiamola. Ma per usarla è necessario studiare e conoscere la tecnica. E’ li la differenza tra umani e criceti cicciottelli e profumati.

Per chi volesse dare un’occhiata al mondo americano:
https://www.inman.com/2015/05/07/6-reasons-why-a-professional-home-photographer-is-worth-the-price/
Interessante nell’articolo il listino prezzi americano.

Top 10 real estate photographers:
https://tradexcelgraphics.com/amazing-real-estate-photographers/

 

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